LITERAL:
Reliktstrahlung, sintesi visiva di loop sonori.
‘Vedere’ la musica mentre viene eseguita è una delle ossessioni contemporanee, un parametro artistico che ha pervaso il mondo della musica elettronica dai primi anni novanta, riflettendo l’astrazione del software per costruire i suoni nelle sperimentazioni più o meno interattive online e offline. E se il modello del sequencing ha pervaso svariate forme di creazione digitale, attraverso i suoi parametri d’interfaccia, la visualizzazione del succedersi dei campioni è un terreno sul quale l’estetica programmabile del software ha fornito numerosi e illuminati esempi. Ciò in cui differisce Reliktstrahlung di Michael Nisi è l’uso di codici grafici dall’apparente significato estetico per esprimere precise caratteristiche dei suoni. Il software scritto in flash, suona dei loop scelti da una directory del server, attribuendogli dei parametri strategici che vengono visualizzati attraverso lo spessore e l’angolazione degli anelli e delle fasce che contornano il nome dei campioni stessi. Il loop infinito generato dagli algoritmi di scelta di altri loop via via concatenati, si specchia nella sua visualizzazione istantanea di spessi tratti di colore che si spandono in corrispondenza dei nomi dei file, stimolando sinergicamente i sensi a partire da regole ben precise. In un certo senso il lavoro ricorda esteticamente l’approccio di minitasking, anch’esso passivo nella fruizione, ma con un percorso concettuale decisamente diverso ed enfatizzando l’autonomia decisionale della macchina, come si evince anche dal nome che riporta l’uso di ‘relitti’ sonori, ossia decine di loop abbandonati negli anfratti degli hard disk dell’autore.
Fuente: neural.it
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