Literal: neural.it
Kim Gordon, Matthew Higgs, Jennifer Gonzalez
Christian Marclay
<book> Phaidon Press
ISBN 0714843741
Il tipo d’esperienza artistica che Christian Marclay porta con le sue opere è l’oggettificazione del suono nei suoi reiterpretati corpi emittenti. Il ‘mixing fisico’ operato, ad esempio, sia sui supporti (i dischi) che sulla loro estetica rappresentatività (le copertine) non trascende mai dalla cultura pop, ritagliandosi però una chiave di lettura autonoma e irriverente. La interconnessione fra arte e musica, che sguazza nelle riconoscibili convenzioni del pop, come dimostrano, appunto, i mirabili collage di copertine di dischi o quelli ottenuti in varie modalità con gli stessi vinili. E la perizia del riciclo dei vinili, come la straordinaria collezione di dischi con canzoni natalizie, mette in evidenza l’attitudine visuale e concettuale di Marclay, ossia la capacità di associare su un piano d’astrazione materiali sonori fisici. Attingendo i suoi oggetti primari nei negozi dell’usato, zone di risulta del consumo musicale, egli cristallizza lo stato del vinile come medium. Con radici artistiche sviluppate negli anni ottanta, in un epoca di sviluppo tecnologico embrionale e rivoluzionario al tempo stesso, con l’accesso alle prime tecnologie analogiche di massa (walkman, telecamere super8, videoregistratori VHS), Marclay ha conservato l’attitudine alla performance e alla manipolazione degli oggetti. é la memoria musicale che viene solleticata in continuazione dalle sue opere, l’archiviazione di ricordi sonori che si sovrappone, o muta in mille forme diverse, centrando senza sforzi l’immaginario uditivo dello spettatore.
Leave a Reply
Lo siento, debes estar conectado para publicar un comentario.