LITERAL:
Il ruolo culturale delle interfacce nel software musicale ha contribuito non poco allo sviluppo degli stili contemporanei e all’evoluzione delle tecniche di produzione. L’iconizzazione di manopole, cursori e scritte sono state fuse alla rappresentazione delle forme d’onda, dei campioni e delle patch filanti, con le convenzioni grafiche di base: barre di scorrimento, puntatori, barre progressive, campi da riempire, switch e flag. Il tutto è avvenuto in tempi rapidissimi nei cosiddetti softsynth, ossia i sintetizzatori software, programmi capaci di produrre suoni propri attraverso tecniche e algoritmi differenti e di emulare celebri synth analogici. Waveform di Peter Luining, già titolare fra l’altro di Window, Lfoundation CtrlAltDel e ZNC Browser, è una decostruzione grafica e strutturale di tre softsynth fra i più celebri. Offerti come freeware per Windows, i tre sono riduzioni del TS404, clone della TB 303 del 1999, Synthic, synth modulare del 1996 e Granulab, per la sintesi granulare del 1999. Degli originali sono rimasti i segni, la struttura primaria e alcune funzionalità, come in un ricordo sbiadito. I loro pezzi ancora attivi rispondono ai click del mouse, ma ciò che sedimenta definitivamente è solo una citazione, alcuni pezzi immateriali di software più o meno definitivamente consegnati alla memoria.
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Maravilloso sin duda maravilloso.
Jaja PIC-NIC SOUND!!!!!!!!!!
Gracias!
pedro